L’orgonite è una sostanza composta da trucioli di metallo in sospensione dentro una matrice di resina (al poliestere o epossidica) catalizzata, con l’aggiunta di un cristallo di quarzo. Frutto dello sviluppo della ricerca sull’energia orgonica scoperta dallo scienziato austriaco Wilhelm Reich agli inizi del secolo scorso, è una tecnologia molto semplice, i materiali sono facilmente reperibili sul mercato, e questo permette a ognuno di poterla fabbricare senza particolari difficoltà per poterla utilizzare per il riequilibrio energetico negli ambiti più disparati.
Reich chiamò l’energia da lui scoperta OR (ORgone), identificandola col flusso vitale che permea tutti i fenomeni dell’universo, l’energia primordiale cosmica alla base della creazione. L’orgonite è un’evoluzione delle tecnologie ideate da Reich per mettere a disposizione del genere umano le possibilità applicative di una così grande scoperta.
La sua ricerca scientifica lo portò a capire anche come le proprietà dell’orgone potevano essere facilmente corruttibili, fino a divenire un’energia anti-vita in grado di condurre il benefico flusso vitale cosmico in una condizione di staticità biologicamente disgregante. Reich chiamò quest’energia DOR (Deadly Orgone, Orgone Stagnante, Mortale). Egli determinò anche che, in generale, tutta la tecnologia di carattere entropico produce DOR o, per meglio dire, altera l’OR vitale naturale, sia che si parli di radiazioni nucleari, ma anche di tutti i sistemi elettrici così presenti nella nostra vita quotidiana.
La distinzione OR – DOR è uno degli aspetti basilari dell’energia orgonica, soprattutto per quanto riguarda la comprensione del funzionamento dell’orgonite perché, nel momento in cui questi piccoli dispositivi vengono posti in presenza di fonti di DOR, è possibile trasformare quest’energia stagnate in orgone vitale. In altri termini, questo significa restituire all’energia dei luoghi in cui viviamo le sue caratteristiche dinamiche e vitali, con gli evidenti benefici che tutto questo può apportare ai cicli energetici naturali e agli organismi viventi.
Tra i tanti dispositivi ideati per applicare l’energia orgonica, troviamo gli accumulatori orgonici o, ORAC (ORgone ACcumulator), che Reich iniziò a sperimentare negli anni ‘40. Gli ORAC erano una combinazione di strati alternati di materiale organico ed inorganico (metallo) in grado di attrarre e concentrare l’energia da lui scoperta. Reich realizzò delle grosse scatole alternando pannelli di cotone e lamine metalliche, con le quali sfruttò con successo la capacità dell’orgone di rivitalizzare gli organismi viventi. Facendo sedere i pazienti all’interno degli ORAC, egli ottenne degli indiscutibili risultati nel curare diverse patologie, compreso il cancro, aprendo così nuove frontiere nel campo della medicina.
Tuttavia, come ebbe modo di sperimentare, gli accumulatori orgonici, per quanto efficaci nel concentrare l’orgone vitale, avevano il limite di attirare anche il DOR se venivano fatti operare vicino a fonti artificiali di grossa stagnazione energetica. Questo rappresentava un grosso rischio perché si potevano arrecare danni biologici ai pazienti, vista la capacità così grande del DOR di alterare il flusso vitale benefico naturale.
Negli anni ’60, lo studio delle idee e delle scoperte di Reich ebbero un grosso impulso, sia in occidente che nei paesi del blocco sovietico, grazie a numerosi ricercatori che con la loro opera di ricerca lentamente forzarono la scienza ufficiale ad accettare il concetto di un’energia universale alla base della vita, confermando in questo modo il lavoro pioneristico realizzato da Reich.
Tuttavia, è negli anni ’90 che si assiste ad uno sviluppo decisivo nella ricerca sull’energia orgonica con la nascita dei primi prototipi della moderna orgonite. Il ricercatore indipendente austriaco Karl Hans Welz scoprì, infatti, che trucioli di metallo messi in sospensione all’interno di una matrice organica costituita da resina catalizzata funzionavano ancor meglio degli strati sovrapposti utilizzati da Reich per gli ORAC. In più, tale composto aveva anche la proprietà di rivitalizzare il DOR, riconvertendolo in orgone benefico.
Ad ogni buon conto, è grazie all’americano Don Croft che si arriva alla realizzazione di dispositivi semplici e pratici in grado di purificare l’orgone, dei generatore di OR mediante i quali è possibile trasmutare efficacemente e in maniera affidabile il DOR. L’innovazione apportata da Don Croft, l’aggiunta di un cristallo di quarzo, permette di superare definitivamente la tecnologia dagli accumulatori orgonici a favore di quella dei generatori di orgone benefico. Come gli strati di materiale organico e inorganico degli ORAC permettevano a Reich di accumulare l’orgone, l’orgonite, composta da materiale organico (resina) ed inorganico (particelle di metallo in forma di trucioli), concentra l’energia mentre il cristallo, conferendole una vibrazione naturale e positiva, la amplifica. Sono ben note le proprietà piezoelettriche dei cristalli ed è proprio questa innovazione decisiva a rendere l’orgonite così efficace, in quanto essa mostra di generare orgone benefico anche in presenza di forti concentrazioni di DOR, senza perdere questa capacità nel tempo. Ciò la rende un validissimo strumento, una vera e propria arma di pace con cui è possibile risanare l’ambiente, per esempio, dall’inquinamento elettromagnetico o da qualsiasi altra fonte di energia stagnante e disgregante.
Come si diceva, le radiazioni nucleari, ma anche le onde elettromagnetiche emesse dalle antenne o qualsiasi apparecchiatura elettrica fanno ricadere il flusso di energia orgonica cosmica alla base di tutte le manifestazioni viventi e non-viventi in una condizione di stagnazione: l’orgonite può spazzare via questa staticità energetica a favore di una rinnovata energia, vibrante e positiva, che armonizza i cicli vitali naturali e influisce sul benessere delle persone.
Lo stesso discorso vale anche per il moderno cloudbuster realizzato sempre da Don Croft: una innovazione rispetto al cloudbuster di Reich perché non necessita di un operatore che lo manovri nel lavoro di ripristino energetico atmosferico. E’ per questo un dispositivo auto-funzionante in grado di sintonizzarsi da solo con quello che è il naturale scambio energetico terra-cielo; inoltre, non ha bisogno di particolare manutenzione, né comporta i problemi di esposizione al DOR che si erano avuti ai tempi di Reich. Il moderno cloudbuster, chiamato anche CB o chembuster, permette di dissolvere le scie chimiche e aiuta a ripristinare i cicli atmosferici naturali per favorire la pioggia o condizioni climatiche migliori.
A partire dal 2000 si è sviluppato intorno all’orgonite un movimento totalmente non-organizzato, popolare e spontaneo, i cui iniziatori sono stati proprio Don Croft e sua moglie Carol. Si legge spesso che sono stati loro a creare la moderna orgonite, ma si dimentica altrettanto spesso che a loro si deve l’intuizione, totalmente sfuggita a Karl Welz, di utilizzare l’orgonite in senso tattico, come strumento per il risanamento ambientale e, in generale, per il riequilibrio energetico.
The Adventures of Don and Carol Croft sono il racconto dei loro sforzi pioneristici, si possono leggere nella barra a sinistra del forum di ethericwarriors.com, il sito mondiale di riferimento del movimento di diffusione dell’orgonite. Si tratta di storie, di report nei quali ognuno può farsi un’idea delle innumerevoli possibilità applicative dell’orgonite e comprendere anche il senso di questo movimento, anche chiamato movimento del “gifting”. I termine più che mai s’adatta all’idea di utilizzare l’orgonite per il recupero energetico dei luoghi in cui viviamo, ed stato coniato da uno dei primi pionieri, l’americano Don Bradley (DB), per indicare l’azione di andare a collocare l’orgonite presso le fonti di DOR, con lo scopo di restituire alla Terra la sua energia naturale, oggi fin troppo compromessa.
L’orgonite non è tossica, non si satura, né perde la capacità generare orgone vitale. Inoltre, i materiali di cui è composta non sono soggetti a deperimento e per questo può durare in maniera indefinita. Molto affidabile e pratica, si adatta a diversi usi che, come si diceva, sono sempre riferibili alla trasformazione dell’energia stagnante, il DOR, da qualsiasi fonte esso sia generato.
Com’è facilmente deducibile dall’osservazione dei tanti esperimenti che sono stati svolti per verificarne il funzionamento e la qualità dell’energia che emana, il luogo dove viene posizionata l’orgonite mostra una vera e propria esplosione di vita, un vero miracolo che ha moltissime applicazioni:
— Abbatte le emissioni di onde elettromagnetiche e ne trasforma gli effetti dannosi per via della riconversione del DOR in OR.
– — Permette di contrastare il controllo climatico operato dalla tecnologia HAARP delle grosse installazioni elettromagnetiche montane, palle radar e basi militari in generale.
– — Permette di risanare laghi e fiumi inquinati facendo sì che l’acqua si depuri con evidente beneficio sulla flora e fauna acquatiche.
– — Se posta vicino all’acqua da bere, questa risulterà energizzata ed avrà anche un sapore migliore.
– — Frutta e verdura possono essere rigenerate con un notevole miglioramento della loro qualità energetica.
– — Promuove la crescita delle piante migliorandone la quantità e la qualità: questo permette di realizzare delle coltivazioni totalmente biologiche senza l’uso di pesticidi o fertilizzanti.
– — Abbatte le radiazioni delle fonti di DOR domestiche come computer, TV, forni a microonde, ecc.
– — Favorisce un riposo migliore perché rigenera l’energia del luogo dove dormiamo.
— Eleva l’umore.
– — In generale, favorisce il ricambio cellulare degli organismi viventi.
Un ringraziamento a www.gliorgonauti.it